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PERCHÉ ORA È IMPORTANTE
PROGRAMMARE LE DONAZIONI?




La risposta degli italiani agli appelli alla donazione delle ultime settimane è stata molto elevata. Segno, questo, della solidarietà e della sensibilità che i cittadini hanno saputo offrire anche in un momento così delicato.
Non possiamo che ringraziare infinitamente le migliaia di persone che hanno dato il proprio contributo o hanno manifestato la volontà di diventare donatori.
Contestualmente però la richiesta di sangue da parte degli Ospedali è diminuita per la sospensione di molti interventi chirurgici e di terapie non urgenti, differibili. Pertanto l’urgenza che si era immediatamente manifestata per i dubbi e le legittime perplessità di molti donatori, relativamente ai rischi connessi alla donazione, è rientrata e le scorte sono state compensate assicurando sangue ai pazienti cronici e disponibilità per emergenze di breve periodo. Inoltre sono risultate maggiormente interessate dall’epidemia le regioni con il più alto numero sia di donazioni sia di consumi, con un carico di rischio inizialmente legato alla possibile ulteriore estensione dell’infezione. Rischio che, per il momento, può essere considerato scongiurato grazie a proprio al contributo dei donatori.



Quindi ora la parola d’ordine è “programmare” per garantire continuità e stabilità del nostro sistema. Inoltre, secondo le disposizioni governative di contenimento del contagio, è etico che anche la raccolta movimenti il minor numero di persone/donatori possibile e questo rende ancor più cogente la chiamata programmata secondo le necessità di scorta di sangue e limitando in questo periodo l’accesso alle sedi di raccolta ai soli donatori periodici.


Per spiegare le ragioni di questa necessità, abbiamo cercato di fare un po’ di chiarezza, rispondendo alle principali domande che ci sono state poste soprattutto attraverso i nostri social network.


Perché non posso donare subito e mi è stato chiesto di programmare la mia donazione nelle prossime settimane?
Come comunicato dal Centro Nazionale Sangue nei giorni scorsi, a seguito dei numerosi appelli delle istituzioni su tutto il territorio nazionale si è registrato un surplus di unità di sangue. Ecco perché è opportuno smaltire prima queste scorte.


Per quanto tempo è possibile conservare il sangue?
I globuli rossi vengono conservati in appositi frigoriferi a una temperatura fra i +2°C e i +6°C, per un massimo di 42 giorni.

Non tutti i gruppi sanguigni sono diffusi allo stesso modo tra la popolazione.
In Italia, per esempio, quello più comune è lo 0+ (40%), seguito dall’A+ (36%), B+ (7,5%), 0- (7%), A- (6%), AB+ (2,5%), B- (1,5%) e AB- (0,5%). Per questo il fabbisogno e la disponibilità di sangue sono strettamente correlati a queste percentuali.
Esistono, poi, i cosiddetti gruppi rari, il cui assetto antigenico viene riscontrato al massimo in un individuo ogni 1.000/5.000 soggetti esaminati.


Perché molte Avis stanno invitando a donare il plasma?
Prima di tutto perché i tempi di conservazione del plasma sono maggiori e possono raggiungere addirittura i 24 mesi. Inoltre, l’Italia non ha ancora raggiunto l’autosufficienza di farmaci plasmaderivati ed è quindi importante incentivare questo tipo di donazione.


È possibile prevedere il fabbisogno di sangue ed emocomponenti?
Ogni anno il Centro Nazionale Sangue, struttura responsabile del coordinamento di tutto il sistema trasfusionale italiano, redige un piano che – sulla base dei dati pregressi – è in grado di calcolare una stima del fabbisogno futuro per ogni regione e provincia autonoma.


Che cosa accade se una Regione o un’azienda ospedaliera non sono autosufficienti?
Scatta il meccanismo detto di “compensazione”, secondo cui le Regioni (oppure, a livello intraregionale, aziende sanitarie) che raccolgono più sangue rispetto al proprio fabbisogno, lo cedano a quelle più in difficoltà. Nelle ultime settimane le donazioni sono state così numerose che non è stato necessario ricorrere alla compensazione.


Che cosa accade nel caso di gravi emergenze?
Le Strutture Regionali per il Coordinamento delle attività trasfusionali (SRC) sono responsabili di definire una "scorta strategica" di unità di sangue da utilizzare solamente in caso di maxi-emergenze, e che deve rimanere costante. Quando si verifica un evento che rende necessario far scattare il piano, viene allertato il Centro Nazionale Sangue (CNS), che gestisce, insieme alle SRC, anche gli eventuali afflussi di unità da altre regioni. Se necessario il CNS supporta le SRC per incrementare le attività di raccolta, coinvolgendo tutti i soggetti interessati, a partire dai rappresentanti nazionali delle Associazioni e Federazioni dei donatori. Quando necessario, inoltre, il CNS coordina anche la compensazione di medicinali plasmaderivati da altre Regioni e si raccorda con le aziende fornitrici di materiale per la raccolta del sangue e di diagnostici per possibili forniture straordinarie.

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Pistoia, 13 gennaio 2019 – oggi nella Caserma Marini il Comandante del 183° Reggimento Paracadutisti Nembo, Colonnello Massimiliano Mongillo, ha consegnato i gradi a 15 neo marescialli.
Presente alla cerimonia, per un motivo particolare, il presidente della sezione AVIS di Pistoia Igli Zannerini.
Infatti i nuovi sottufficiali hanno voluto festeggiare il raggiungimento di questo traguardo nel segno della solidarietà, donando il sangue tramite la sezione AVIS di Pistoia.
I paracadutisti del Nembo hanno voluto con questo gesto mettere in pratica i valori e i principi che ispirano l’agire di ogni buon paracadutista e sottolineare la propria  vicinanza alla comunità pistoiese.

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Pistoia, 13 gennaio 2019 – oggi nella Caserma Marini il Comandante del 183° Reggimento Paracadutisti Nembo, Colonnello Massimiliano Mongillo, ha consegnato i gradi a 15 neo marescialli.
Presente alla cerimonia, per un motivo particolare, il presidente della sezione AVIS di Pistoia Igli Zannerini.
Infatti i nuovi sottufficiali hanno voluto festeggiare il raggiungimento di questo traguardo nel segno della solidarietà, donando il sangue tramite la sezione AVIS di Pistoia.
I paracadutisti del Nembo hanno voluto con questo gesto mettere in pratica i valori e i principi che ispirano l’agire di ogni buon paracadutista e sottolineare la propria  vicinanza alla comunità pistoiese.

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26.02.2018
A Modena firmata la Carta del Dono tra istituzioni (Ministero, CNS, CNT) e volontariato

Associazioni e Ministero presentano la carta del dono

Sabato 24 febbraio è stata sottoscritta, presso la sede dell’Avis Provinciale di Modena (in via Livio Borri, 40) la “Carta del dono”, alla presenza del Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, del direttore del Centro nazionale sangue Giancarlo Maria Liumbruno, del direttore del Centro nazionale trapianti Alessandro Nanni Costa, e di tanti altri ospiti tra cui il presidente di AVIS NAZIONALE, Alberto Argentoni.

Centro nazionale sangue, Centro nazionale trapianti e Ministero della Salute, hanno redatto il documento per ribadire l’importanza del dono biologico e gratuito nel nostro Paese e lanciare alcuni obiettivi programmatici per gli anni che verranno.

All’incontro modenese erano presenti anche le altre associazioni del dono del sangue (FIDAS, Fratres e Croce Rossa Italiana) Admo (Associazione donatori midollo osseo), Aido (Associazione italiana per la donazione di organi, tessuti e cellule) e Adoces (Associazione per la donazione di cellule staminali emopoietiche) e Adisco (Associazione donatrici italiane sangue e cordone ombelicale).

“Il dono volontario libero e consapevole delle diverse parti del corpo ossia sangue, emocomponenti, cellule, tessuti, organi deve essere promosso e tutelato, sia con politiche sanitarie adeguate sia con una corretta sensibilizzazione ed informazione” ha sottolineato il Ministro Lorenzin, che si è dichiarata orgogliosa di aver sottoscritto questo documento che pone alla base del Sistema Sanitario nazionale la partecipazione delle associazioni, la gratuità e il volontariato.

In una nota congiunta, le associazioni di volontariato del sangue del CIVIS hanno spiegato che la carta “racchiude nei suoi principi il concetto di donazione di materiale biologico di origine umana finalizzato alla cura di altre persone. Il dono è un atto libero volontario e anonimo che sostiene i cittadini bisognosi e garantisce il buon funzionamento dei sistemi sanitari nazionale e regionali.  In questa carta sono riportati i valori che insieme condividiamo e che tutti quanti continueremo a diffondere con particolare attenzione nei confronti dei giovani affinché possano garantire la continuità del lavoro che stiamo operando e predisponendo anche per loro”.

La carta del dono in sintesi

Princìpi
Il corpo è valore ed essenza della persona, come tale è parte della sua dignità, è oggetto di diritti fondamentali e richiede la tutela della comunità.La tutela della persona è perciò anche difesa del benessere fisico e della integrità del corpo.

In questo quadro di princìpi fondamentali si colloca il dono volontario libero e consapevole delle diverse parti del corpo (dono biologico, d’ora in poi), e cioè sangue, emocomponenti, cellule, tessuti, organi e nutrienti (latte), sia come espressione della volontà personale di tutela e promozione della salute, della vita umana e della sua dignità in tutte le sue fasi, sia come espressione della responsabilità e reciprocità sociale, che vede la persona e la comunità coinvolte in un comune destino Il dono biologico libero, volontario, consapevole e gratuito ha un proprio, elevato, intrinseco valore etico, personale e sociale, che si manifesta anche nella sua periodica espressione organizzata, quando possibile, e vede il giusto riconoscimento istituzionale anche nell’inserimento dei percorsi di donazione all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza del SSN.

Impegni

In ragione di quanto sopra, le Istituzioni, gli Enti e le Associazioni e Federazioni nazionali del Volontariato operanti nel settore e sottoscriventi, ritengono utile formalizzare un impegno esplicito e comune per sostenere una più forte e coordinata azione di tutela e promozione del dono biologico, convenendo su quanto segue:
– il dono biologico, inteso come dono di parti del corpo umano, è libero, volontario, consapevole, responsabile, non remunerato, anonimo;
– va impedito ogni tentativo di commercializzazione del dono, sia che si presenti in forma esplicita sia in forma indiretta, anche mediante forme di rimborso non strettamente intese o tramite forme di scambio o assegnazione non trasparenti;
– vanno tutelate primariamente e con ogni mezzo possibile, senza discriminazioni, la libertà e i diritti di tutti i donatori e dei pazienti riceventi, anche potenziali, e delle loro famiglie;
– il dono necessita di un consenso liberamente formato, perciò consapevole e responsabile, contrastando ogni forma di coattività che nasca da qualsiasi tipo di condizionamento. In questo senso va intesa la necessità dell’anonimato reciproco di donatore e ricevente e delle rispettive famiglie;
– l’informazione deve essere corretta, completa e trasparente, e nell’interesse sia del donatore che del paziente ricevente. Va combattuta ogni forma ingannevole di informazione e comunicazione, fra cui quelle omissive di informazioni essenziali per la libera formazione della volontà personale.
(AVIS SOS marzo 2018)
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La Consulta giovani ha un nuovo coordinatore:
Emanuele Gelli di Avis Pistoia è il nuovo coordinatore della Consulta dei giovani di Avis Toscana. Raccoglie il testimone da Eleonora Bartolini che ha guidato il gruppo dei giovani donatori per otto anni. Alessandro Brogioni, di Avis Piombino è il vice coordinatore.
La Consulta Regionale Giovani si riunisce periodicamente e, ogni quattro anni, elegge i membri dell’Esecutivo Regionale, un organo rappresentativo delle varie realtà giovanili a livello provinciale. Si occupa di dare continuità ai valori associativi verso le nuove generazioni: promozione della solidarietà, del dono del sangue e dei corretti stili di vita.
Emanuele ha 26 anni, una laurea in giurisprudenza. Attualmente è tirocinante presso il Tribunale di Pistoia, borsista alla Scuola di Giurisprudenza dell'Università degli
Studi di Firenze e presidente del Consiglio Comunale di Pistoia.

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da LA NAZIONE - Pistoia 30/06/2016

Pistoia, 29 giugno 2016 -  In piazza della Sala arriva un defibrillatore. Si tratta di un dispositivo di importanza fondamentale in caso di arresto cardiaco, che da venerdì 1 luglio sarà collocato nel centro storico, all'interno della birreria La Degna Tana, grazie a una proposta dell'Amministrazione comunale, al contributo di ViBanca, alla collaborazione di Confcommercio e delle associazioni di volontariato Cuoriamoci e Avis. L'esercizio situato in piazza della Sala ha espresso la propria disponibilità a seguito della richiesta avanzata a tutte le associazioni di categoria nella quale si faceva riferimento a due criteri, che il dispositivo potesse essere collocato in una zona centrale del comparto e che l'esercizio osservasse, nel rispetto dei regolamenti vigenti, la massima estensione oraria per garantire sia coloro che frequentano la zona nell'orario serale ma anche durante le ore del mattino. L'idea di dotare il centro storico di un defibrillatore ha preso campo all'interno dei lavori della V commissione consiliare con l'obiettivo di assicurare un solerte intervento nei casi di arresto cardiaco che potrebbero verificarsi nel centro della città. Il lavoro di squadra ha permesso, quindi, di mettere insieme tutte quelle risorse necessarie per realizzare il progetto, chiaro segnale di attenzione verso chi frequenta giornalmente il centro storico.

Nella vicina piazza del Duomo sono dislocati cinque defibrillatori. “Il reticolo di vie che compone il centro storico, e in particolare piazza della Sala e degli Ortaggi, è sede di numerose attività a carattere commerciale ed è costantemente animata da giovani e anziani, ad ogni ora del giorno e della sera – evidenzia l'assessore alle attività produttive Tina Nuti -. Con un piccolo, ma fondamentale, segno di attenzione, quale l'acquisto e la collocazione di un defibrillatore, possiamo assicurare a quanti si recano nel cuore della città, maggiore prontezza di intervento in caso di un malore improvviso come l'arresto cardiaco. Per andare verso l'obiettivo di una città cardio-protetta si è rivelata fondamentale la sinergia tra pubblico, privato e mondo del volontariato, ognuno con le proprie risorse e potenzialità”.

La proposta di installare un defibrillatore nell'area storica del centro è stata raccolta dalla ViBanca che ha stanziato i fondi per l'acquisto del dispositivo. Di un altro passaggio fondamentale si occuperà l'associazione Cuoriamoci: la formazione di circa venti volontari individuati sia tra il personale de La Degna Tana sia di altri esercizi commerciali del comparto. La onlus, infatti, ha tra le proprie finalità quella di sensibilizzare all'impiego della defibrillazione precoce e alla pratica di tutte le attività a essa correlate. Il corso di formazione avrà la durata di cinque ore e sarà svolto con l'ausilio del personale del 118. Altrettanto importante il ruolo di Avis, impegnato nell'attività di sensibilizzazione, ma anche nella collocazione del dispositivo, la cui presenza verrà segnalata da una targa. L'apparecchiatura automatica progettata per permettere a personale non sanitario di salvare la vita alle persone colpite da arresto cardiaco sarà installata all'interno de La Degna Tana venerdì 1 luglio, alle 18, alla presenza dei rappresentanti di Amministrazione comunale, ViBanca, Confcommercio, Avis e Cuoriamoci.
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NOTIZIE DAL PASSATO


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Sabato  1 Marzo
conferenza stampa di presentazione del volume " Notte rossa a Sanguinella" di Walter Tripi

Gemellaggio con Avis Corleone, consegna delle magliette Avis ai ragazzi di "Libera" al lavoro nei terreni sequestrati alla mafia

Martedì 16 Luglio, la Notte Rossa 2013: "Do, re, mi, fa, sol, la, SI DONA".  Pistoia si colora di Rosso e prende vita una grande serata di festa a cura di Avis Pistoia .  In piazza Duomo si terrà lo spettacolo del famoso comico Paolo Ruffini, “Paolo Ruffini Show e Voci Sole” mentre sul Globo risuonerà la musica dal vivo dei Tarabaralla e degli Sleeping Heads. Lasciatevi incantare dalle ballerine che danzeranno sullo sfondo del suggestivo loggiato della Biblioteca Forteguerriana in Piazza della Sapienza ; e per far divertire i più piccoli ci saranno spazi appositi e animatori professionisti. Per le vie del centro non si potrà a fare a meno di fermarsi da Clet, il famoso artista, molto noto in città e autore del logo di questa Notte Rossa,  che preparerà una mostra con i suoi fantasiosi cartelli stradali.  Molto altro ancora disseminato tra le vie del centro cittadino a far battere il cuore grande di un'intera città che invita alla solidarietà e all'aiuto verso gli altri. Scegli di farne parte, scegli di esserci.
L’evento, in collaborazione con l’amministrazione comunale, si inserisce all’interno del calendario del Pistoia Festival. Per maggiori informazioni visita il sito  cercaci su facebook alla pagina “Avis Giovani Pistoia”.


 
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